Vanessa Contillo nasce a Foggia nel 1999 e trascorre la sua infanzia in un piccolo paesino di provincia chiamato Stornarella. Fin da bambina mostra un grande interesse per la lettura e all’età di nove anni decide che scrivere non è solo una passione, ma un modo di essere. “Da grande voglio fare la scrittrice”, questa la frase che è entrata nella sua testa e da allora non è più uscita. Con il suo libro d’esordio: “Racconti di un sorriso dritto e capovolto”  ha finalmente iniziato quella che spera possa essere una carriera di lavoro. Gli scrittori più celebri a cui si ispira sono Herman Hesse, autore insignito del premio Nobel con cui nutre il comune interesse per l’emblema della vita effimera; le farfalle, e Kahlil Gibran, autore con il quale la accumuna la costante ricerca di un senso alla vita. Infine, a ispirarla non possono che essere le esperienze della vita e le emozioni del suo cuore, perché come dice lei: “Un mondo senza sentimenti è un mondo senza speranza, e un mondo senza speranza è un mondo senza vita. Puoi essere anche l’uomo più intelligente, più ricco, più sicuro, ma se non sei capace di sentire il tuo cuore palpitare di fronte a una persona, una storia o una vita, continuerai a vivere nel buio”.

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