Nessuno è Escluso, quello che viene definito un libro-verità, scritto da Fortunato Nicoletti da noi pubblicato, racconta la storia di sua figlia Roberta, bambina affetta sin dalla nascita da una patologia congenita rarissima; la displasia campomelica-acampomelica, di cui si contano circa 10 casi in tutto il mondo. Tale libro ha accesso un dibattito politico sul ruolo dei caregiver, che al momento non viene riconosciuto come un lavoro ma che impegna 24/7 le persone coinvolte, in cui si chiede di riconoscere queste figure legislativamente, ed è proprio per questo motivo che l'autore è stato invitato a RAI 1, nel programma Uno Mattina Estate, e ne ha discusso con i conduttori; Tiberio Timperi e Serena Autieri. Uno step importantissimo essere sulla rete ammiraglia RAI per la "battaglia" a favore dei caregiver che, grazie al libro, e all'impegno indefesso dell'autore, queste figure fondamentali potrebbero avere il giusto riconoscimento, anche legislativo, per il prezioso e insostituibile ruolo che svolgono a favore dei diversamente abili.
Nella foto: l'autore Fortunato Nicoletti negli studi di Uno Mattina Estate di Rai 1.
"Tutto parte dall'omicidio di un minore, da qui una investigazione lunga e complessa che porterà in superficie il marcio più crudele e cruento che una indagine di Polizia possa smascherare: la pedofilia". IL VENTRE OSCURO DI NAPOLI è, come s'intuirà, un Volume a tinte forti da leggere con grande attenzione, un libro che deve essere da monito per tutti; dai genitori agli educatori, un Volume che deve smuovere le nostre coscenze. Un tomo scritto dal giornlista partenopeo Carmine Zamprotta.
Sempre meraviglioso vedere i nostri Volumi recensiti in RAI. Di scena LA GIOSTRA DEL CAVALLO, un affresco della Sicilia degl'anni '60 dalla penna di Salvatore Giambarresi, colla copertina disegnata per l'occasione dal nostro mitico Luciano Lux Gaudino.
Osannaples è un libro molto particolare, un libro che partendo da un doc-film, diventa appunto un tomo, un tomo ricco di foto, di aneddoti ed emozioni. Scritto dalla regista e scrittrice romana M Deborah Farina, fresca della vittoria nel prestigioso Vespertillo Awards 2023, per il suo doc-film Milano Calibro 9, ci riporta indietro nella storia della musica italiana e, in particolare, napoletana col gruppo prog degli Osanna, che a inizio degli anni '70, era tra i gruppi musicali più in voga, soprattutto per il genere rock-progressiv che portò questa band agli onori della cronaca musicale dell'epoca, o ancora per le maestose adunate organizzate tipo Woodstock, svoltosi a Roma Caracalla o piuttosto a Napoli sulla meravigliosa collina dei Camaldoli che sovrasta partenope, o ancora per le facce dipinte dei "sacerdoti traghettatori", che oltre a fare una musica meravigliosa, offrivano -appunto- per i colori dipinti sul volto o per le vesti particolari che indossavano spunto di grande curiosità. Deborah, da osservatrice attenta ha messo in questo libro l'anima degli Osanna e del suo leader indiscusso Lino Vairetti.
In Tutta colpa della cometa, Stefania Trigilio racconta di Carolina, che a quindici anni deve affrontare una madre divorziata e instabile, il bullismo a scuola, l’amore e un suicidio di una compagna di classe. Sarà sua nonna ad aiutarla, in una comunione di sofferenze tra generazioni come base di partenza per un viaggio alla ricerca di una sorella e di un’amica perduta.
La Rubrica Libriamoci della TGR Rai, curata da Claudio Ciccarone, ha ospitato, in una puntata dedicata al Giallo al femminile, la nostra Autrice Nadia Porcelli, che, colla sua LA GABBIA DORATA, ha lasciato una bella "zampata" in questo segmento sempre ben accetto dai lettori di ogni età.
"Una eclissi di sole, in un giorno qualunque, si trasforma in un incubo per Kugiso che rimane da sola al mondo, tutti gli umani spariscono misteriosamente dalla Terra..."
Questo l'incipit de: IL SILENZIO NEL MONDO DI KUGISO di Federica Tordella che Rainews, e la Rubrica della TGR Campania Libriamoci, a cura del bravissimo Claudio Ciccarone, ha voluto recensire postando anche una bella intervista all'autrice che, in modo passionale, parla del suo libro.
Un Volume che, partendo da una storia fantastica, scava nell'animo umano e porta a nudo le nostre debolezze e paure, ma anche la forza e lo spirito di sopravvivenza dell'uomo.
Insomma un libro da leggere senza sé e senza ma...
Alexandros & Dafne, il romanzo storico scritto a quattro mani dal duo partenopeo Eleonora Belfiore - Giuseppe Zecca, è stato recensito nella Rubrica Il leggilibro, a cura di Claudio Ciccarone, alla TGR di RAI 3 e consultabile online sul portale di Rainews.
Un libro scritto davvero bene, dove l'immaginaria avventura nel passato dei protagonisti, trova una collocazione arco-temporale ben definita -come sottolinea il recensore-, insomma un libro bello, da leggere avidamente pagina dopo pagina senza soluzione di continuità.
Ricordiamo che il Volume stesso è stato presentato all'ultimo Salone Internazionale del Libro di Torino colla presenza di uno dei due autori, nella fattispecie Giuseppe Zecca.
Clicca e guarda il servizio della RAI
Il Leggilibro, la fortunata trasmissione a cura di Claudio Ciccarone, della TGR Rai di Napoli, approda a Rai News, e una delle prime Opere recensite è MASCHERE DAL CIELO, un giallo-poliziesco scritto da Christian Capriello, stimato professionista partenopeo, che da tempo si cimenta con la scrittura e che negli ultimi anni sta trovando uno spazio ben definito proprio con dei gialli a forti tinte di noir, come ANIME SU TELA scritto a quattro mani con Mina Garofalo.
Insomma il maldestro, ma intelligentissimo commissario Luigi Acampora, appare sulle TV nazionali presentandosi -crediamo- nel migliore dei modi, con fare intrigante e, a tratti, sconvolgente.
L'Ultimo Round, il romanzo dello scrittore pescarese Alessandro Febo, da noi pubblicato, è stato recensito dalla TGR RAI 3. Nel servizio stesso si parla anche del film tratto dal libro che è in fase di post-produzione e a breve uscirà sul grande schermo. Inutile dire che il libro è ispirato al mondo della boxe ma prende spunto dalla stessa per svariare su molteplici tematiche sociali.
Alessandro Febo, nel frattempo, sta facendo presentazioni in tutta Italia, per un libro che ci sta dando bellissime soddisfazioni.
L'editore LFA Publisher, Lello Lucignano, ha rilasciato una bellissima intervista a Barbara Petrillo, nel corso del programma Studio Mattina di Canale 9, alla viglia dell'importantissimo Salone del Libro di Torino, che vedrà protagonista la LFA al Lingotto Fiere dal 19 al 23 maggio, e degli importanti patrocini avuti dai Comuni a nord di Napoli, in primis quello morale del Comune di Caivano e in arrivo anche quello del Comune di Acerra, per lenire un po' gli stereotipi che attanagliano questi luoghi identificandoli molto spesso solo come Terre di camorra o Terre dei Fuochi.
Sì è svolta, sabato 6 marzo 2021, una presentazione LFA presso la nostra libreria di riferimento a Napoli, ovvero Iocisto al Vomero. Una presentazione che ha avuto una doppia valenza, presentare il libro in sé e la speranza che la normalità post Covid possa tornare al più presto, anche se -ahinoi- al momento ciò sembrerebbe utopia. Il libro presentato è stato: Anime su tela, scritto a quattro mani da Mina Garofalo e Christian Capriello. Un noir bello ed emozionante che ha visto un testimonial d'eccezione, colui che dalla sua penna ha partorito Opere come il Commissario Ricciardi o I bastardi di Pizzofalcone, parliamo del nostro amico Maurizio de Giovanni che, prima della presentazione, moderata magistralmente da Federica Flocco, ha salutato i nostri autori, posando con il libro degli stessi. Insomma una bella mattinata che, come detto, deve essere gioco-forza una ripartenza, perché CE come la nostra, che non prendono contributo economico dagli autori, hanno bisogno di presentazioni, kermesse e firma copia, per potersi alimentare e pubblicare gratuitamente i sogni di tanti scrittori, saggisti e poeti, altrimenti il tutto diventa maledettamente complicato, anche per gli autori stessi che non possono presentare ai propri lettori il loro ingegno creativo sotto forma della cosa più bella che l'uomo ha creato: il libro.
In un momento molto particolare della nostra esistenza, causa il mostro Covid che proprio non ci abbandona, il romanzo di Daniela Merola, La Giusta Via, cade a fagiulo perché, colla sua scrittura semplice, ma allo stesso tempo incisiva, ci riporta quasi in un mondo onirico, cancellando per un po' il fardello della pandemia, lasciandoci entrare in un mondo pressoché parallelo, dove l'Amore vero prende il sopravvento. L'umanità ha bisogno di sentirsi amata, protetta e questo romanzo raccoglie tutte queste sensazioni facendoci sognare e riflettere... e ciò non è facile.
La LFA dà molto spazio alla Poesia e ama definirsi: "la casa dei poeti italiani", infatti ritiene, che la poesia stessa, sia la più alta espressione di libertà. Siamo felici che in un servizio della TGR RAI si sia parlato di Silloge e il curatore, il bravissimo Claudio Ciccarone, abbia recensito ben 2 nostri volumi: Il Contrario di Tutto della poetessa partenopea Rosa Mancini, donna molto attiva nella divulgazione della Cultura a 360° e nel sociale colla sua Associazione "Poesie Metropolitane".
L'altro libro recensito è: Preposizioni, dello stimato e conosciutissimo scrittore oplontino Nino Vicidomini che si è cimentato -per la nostra CE- in un esercizio poetico che sembra davvero ben riuscito.
Insomma la Poesia non è assolutamente l'ultima ruota del carro della Letteratura ma, secondo noi, è il cuore pulsante della stessa, che batte senza soluzione di continuità alimentando un mondo immaginifico fatto di sogni e di speranze.
Renato Ricci è un poliedrico e istrionico "giovanotto" di 90 anni che, assieme all'amico Gianfranco Cervone, ha voluto mettere su dei fogli la sua vita. Dall'amicizia fraterna col grande Luciano De Crescenzo alle bighellonate di una Napoli che purtroppo non c'è più. Insomma in Giuventù quanto si bbella, si palesa la struggente bellezza di una città coinvolta nella seconda guerra mondiale e nell'immediato dopoguerra, fatto di speranze, sogni e di una vita che tornava ad esser viva. Grazie alla testata della TGR Rai Regione per aver recensito questo bel libro e per essere così attenta alle dinamiche editoriali della nostra Napoli e della Campania in generale.
Vladimiro, figlio del conte Goffredo Loisi Marinelli, nell'estate del 1988 visita le stanze del castello, dove hanno vissuto i suoi affetti più cari. Quei luoghi ed i loro particolari gli riportano alla mente intimi ricordi ed emozioni, che troveranno verità e spiegazioni soprattutto grazie ai colloqui con il suo padre spirituale. Sarà il rafforzamento dei principi della fede a dissolvere il mistero e l'ineluttabilità del destino che... poi sarete voi -cari lettori- a chiudere il cerchio, leggendo LUCI DEL BUIO il bellissimo romanzo di Tommaso Caruso e Vittorio Fiorenzano, che la testata della TGR Rai 3 ha recensito in maniera splendida grazie al curatore Claudio Ciccarone. Una nuova grandissima emozione per la LFA Publisher e per i suoi autori.
La Rubrica Il Leggilibro della TGR Campania di Rai 3 a cura di Claudio Ciccarone, ha recensito il nostro libro "Vuoti a perdere", un volume struggente e riflessivo sulla condizione degli anziani, che, dopo anni di sacrifici e amore verso i figli, vengono -a volte- messi in un angolo proprio come dei "vuoti a perdere", sullo sfondo -però- l'amore che resta e resterà per sempre superando tutti gli ostacoli. Il libro è stato scritto dal giornalista Salvatore Testa, che vive e opera in un quartiere difficile come Secondigliano, e lo stesso autore si adopera tantissimo nel sociale per far sì, che un posto di frontiera come appunto Secondigliano, non sia solo un luogo dove impera la criminalità e il malaffare, ma che possa essere anche un luogo di Cultura dove la speranza resti sempre viva soprattutto per i bambini, cercando di interloquire con le scuole e con le istituzioni locali, creando addirittura un Premio Letterario definito "sgarrupato", prendendo spunto dal celebre libro, scritto dal maestro Marcello D'Orta; "Io speriamo che me la cavo", ambientato proprio nella periferia "sgarrupata" di Napoli.
Diego Armando Maradona è sicuramente stato il più grande giocatore di calcio al mondo di sempre, e Napoli è stato il suo Templio. HO VISTO MARADONA, scritto dall'avvocato partenopeo Fabio de Paulis, non è il solito libro che lo celebra, ma prende il pretesto dall'uomo che, colle sue magie, ha fatto vivere al capoluogo partenopeo momenti unici, straordinari, forse irripetibili per andare oltre. Il libro non è, come detto, la celebrazione del mito Maradona, ma si allarga sfociando nella Storia quando Napoli era il fulcro dell'Europa con i suoi tanti e tanti primati sociali, fino al 1861...
Il Volume porta un colophon d'assoluta eccezione; come la introduzione di Maurizio de Giovanni, oppure la prefazione del giornalista Paolo del Genio, voce radiofonica della SSC Napoli. Insomma un libro che va oltre, e la testata della TGR ha voluto recensirlo in questo servizio di Claudio Ciccarone, per la Rubrica Il Leggilibro, con il contributo finale di Roberto Saviano, clicca e guarda il servizo stesso.
Permette? Decio Cavallo, è un libro scritto dal nostro editore; Lello Lucignano, che vuole omaggiare quegli attori, poco più che comparse, che hanno lasciato una icona indelebile nella smisurata e variegata filmografia di Tòtò. Da Cuncettella di Un Turco napoletano, passando per il maitré del Gran Milan, approdando al Vigile "Generale Austriaco" di Piazza Duomo a Milano nel celeberrimo Totò, Peppino e la Malafemmina e tantissimi altri, che anche con una sola battuta, hanno lasciato -come detto prima- un ricordo incancellabile nello smisurato universo Totò.
-Permette? Decio Cavallo- disse Ugo D'Alessio, rispose Totò allo sprovveduto italo-americano che da lì a poco avrebbe comprato la Fontana di Trevi: -Avevo capito Caciocavallo...-
Nessuno è escluso è un libro importantissimo che abbiamo pubblicato qualche mese fa. Scritto da Fortunato Nicoletti narra la storia di sua figlia Roberta, una splendida bimba di quattro anni, affetta da una patologia rarissima dalla nascita. Papà Fortunato da anni, assieme alla famiglia, lotta quotidianamente per far sì che i diritti di sua figlia, e di tante altre Roberta sparse un po' dovunque, vengano rispettati, perché la disabilità non sia diversità, per questo ha creato una associazione da cui prende il nome il libro e tutte le royalties della vendita dello stesso saranno devolute in beneficenza.
Siamo felici che la TGR abbia fatto un servizio su Roberta partendo proprio dal libro... perché Roberta, Fortunato, e le migliaia di famiglie con disabilità non siano lasciate un passo indietro.
Con grande felicità segnaliamo ancora una recensione di un nostro Volume al Leggilibri della TGR Rai 3. Questa volta va in scena la favola, intesa nella sua accezione maggiore, quando una bambina, e i suoi amici, combattono contro uno stregone malvagio e cattivo con caparbietà e furbizia, il tutto racchiuso nello scrigno prezioso del Volume: DENISE E LA COLLANA MAGICA, scritto da una giovane donna, Maria Loredana Voicu, che viene da un Paese lontano; la Romania, ma che ha trovato in Italia, esattamente in provincia di Avellino, l'amore e le gioie della famiglia condite dall'arrivo di una bellissima bambina... che sia lei la musa ispiratrice del libro stesso? Ricordiamo che l'editore ha voluto tradurlo anche nella lingua madre della Voicu e sarà presentato alla prossima edizione della Fiera Internazionale del Libro di Francoforte, sessione saltata lo scorso anno causa maledetto Covid 19.
Il Leggilibri della testata della TGR Rai ha posto i suoi riflettori su: Le Lezioni di Donnarumma, un romanzo bellissimo di Fabrizio Ciccarelli, che narra la storia di un professore che lasciata polemicamente la cattedra non lascerà da soli i suoi studenti. Il libro è impreziosito dalla prefazione dello scrittore di origini aversane; Pino Imperatore che ha prestato già in un'altra occasione la sua mirabile penna a un Volume LFA, nella fattispecie: "Anime su Tela" un meraviglioso noir di Christian Capriello e Mina Garafalo.
Napoli è da sempre la città delle mille chiese, dell'amore viscerale verso il suo Santo patrono; San Gennaro e della fede incrollabile dei suoi abitanti. Ma sapete quanti Papi ha avuto Napoli nel corso della Storia, e chi sono? Ce lo dice il professore Eugenio Russomanno in questo bellissmo Saggio che abbiamo pubblicato dal titolo eloquente: "Papi Napoletani". Un Volume snello, che proietta il lettore in un vero e proprio viaggio nel tempo. Il tutto "condito" dalla mirabile Prefazione di Sua Eminenza Cardinale Crescenzio Sepe Arcivescovo di Napoli.
La testata della TGR di RAI 3 ci propone un servizo sul libro, che potete vedere integralmente cliccando qui
Dante a Megaride? Sì proprio vero... e l'ha portato Nazario Napoli Bruno, che ha tradotto in lingua napoletana, in questo bellissimo Volume dal titolo NFIERNO PRIATORIO PARAVISO, nove canti della Divina Commedia.
Nazario, da tempo, è uno dei più apprezzati linguisti partenopei, autore di circa 250 canzoni napoletane e autore di altre trasposizioni in vernacolo come: il Cantico dei Cantici, dal titolo ’A canzone d’’e ccanzone che è stato musicato dal M° Giovanni Oliva. Ricordiamo che nel 2010 Nazario Napoli Bruno ha vinto il prestiogioso Premio Masaniello per la Poesia napoletana. Proprio in questi giorni la Rai, nella fattispecie la TGR, ha recensito la sua ultima Opera che potete vedere cliccando qui.
Nella rubrica Libriamoci, della TGR di RAI 3, a cura di Claudio Ciccarone, è stato presentato il nostro Volume: Il Presepio Vivente scritto da Clotilde Parrella.
Il libro narra di quando il popolo napoletano volle omaggiare il sovrano Carlo di Borbone, appena insiediatosi, regalandogli un vero e proprio presepe vivente coinvolgendo tutta la popolazione; dagli artigiani agli orfani, passando per i lazzari e addirittura per i guappi. Insomma, come recita la IV di copertina; "perché il presepio racconta la Napoli del '700 e non la Palestina dell'anno zero?" Un interrogativo che ognuno di noi a volte si chiede e che nel libro... sullo sfondo una Napoli che stava mutando anche urbanisticamente, colla costruzione della Reggia di Portici e di Caserta e il Palazzo Reale di Capodimonte.
"Papi napoletani" del professor Eugenio Russomanno è un saggio che parla dei cinque Papi di origine partenopea che sono saliti al Seggio di Pietro. Il libro, che si presenta in un formato molto versatile (tascabile), è arricchito dalla Prefazione di Sua Eminenza Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli. Il Russomanno ha narrato, con dovizia di particolari, la vita e le opere dei cinque Papi napoletani avvicinando il lettore, anche più distante dalla religione, al libro stesso che diventa il pretesto per conoscere le epoche, i fatti e le ambientazioni di tempi lontani, infatti il prof. Russomanno ha descritto in maniera davvero mirabile il contesto storico di ognuno dei cinque Papi di origine napoletana. Come detto il Cardinale Sepe ha aggiunto dei rilievi molto importanti che hanno rafforzato il testo già di per sé molto intersssante, tant'è che anche l'organo ufficiale della Santa Sede; L'Osservatore Romano ha dato ampio risalto al libro come potete leggere l'articolo completo cliccando qui.
Doppia presentazione per KARCHA BALUT, il libro che abbiamo pubblicato dell'Ambasciatore Gherardo La Francesca, il primo appuntamento
il 29 giugno alle ore 18 presso lo splendido Palazzo Mezzacapo a Maiori -Sa-, organizzazione dell'evento per la LFA
Publisher a cura di RAITOLIBRI e Francesco
Grillo e il secondo incontro il 5 settembre presso la storica Libreria Farhenheit
451 a Roma -Campo de' Fiori- colla partecipazione del Prof. Antonino Colajanni, antropologo di
fama mondiale.
Un importantissimo step per la LFA
Publisher.
Seguiranno aggiornamenti.
Il Serraglio è un romanzo di Gennaro Rollo, pubblicato nel 2017 da LFA Publisher e ambientato in uno dei luoghi più importanti della storia del Mezzogiorno d’Italia, oggi purtroppo dimenticato: il Real Albergo dei Poveri, costruito nel XVIII secolo per volontà dell’illuminato sovrano Carlo di Borbone (Madrid 1716-1788) su progetto dell’architetto Ferdinando Fuga (Firenze 1699 - Roma 1781) e mai completato.
Un monumentale e mastodontico edificio, tra i più grandi dell’Europa del tempo, destinato ad ospitare i poveri del Regno. L’appellativo Serraglio, fu dato dai napoletani, a metà del secolo scorso, quando l’edificio oltre ad ospitare poveri, sordomuti e orfani di guerra, divenne anche carcere minorile. Le numerose e importanti attività artigianali presenti nella struttura, come la fabbrica di ottone dei Della Rocca, offrivano ai minori la possibilità di imparare un mestiere. Nei primi anni 2000 la struttura venne chiusa dalle amministrazioni locali ed attualmente ospita soltanto la ASD Kodokan, diretta dal maestro di arti marziali Giuseppe Marmo. Nel filmato le interviste a Paolo Giordano, docente ordinario di Disegno dell’Architettura dell'Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, Giuseppe Marmo, Presidente della ASD Kodokan, Gianluca Punzo, archeologo e storico dello sport, Gennaro Luce, ospite ed educatore nell’Albergo dei Poveri, Antonio Amoretti, partigiano delle Quattro Giornate di Napoli, Gennaro D'Angelo, amministratore dell'attività dei Della Corte e Vincenzo Rochira, erede dell’attività dell’American Laundry, che si svolgevano nell’Albergo dei Poveri, oltre che all'autore del romanzo Gennaro Rollo.
Metti un venerdì pomeriggio, quando tutti gli affanni della settimana stanno volgendo al termine, una splendida Libreria, nel salotto buono di Napoli, e tanta bella gente ad assistere alla presentazione di un libro; Partenopeide del giovane cardiologo napoletano Michele de Paulis.
Lo scenario è quello della Libreria Raffaello al Vomero, che ormai da qualche tempo affianca la LFA in tantissime presentazioni, il motivo -come detto- è la presentazione di un libro un po' particolare; si tratta infatti di una commedia greca trasporta in napoletano dall'esimio prof. Nazario Bruno con le illustrazioni del bravissimo Marco Salerno. Un vero e proprio successo grazie anche alle letture, a volte "colorite", tratte dal libro stesso e recitate dalla bravissima attrice Liliana Palermo che assieme al Prof. Roberto Cristiano, che ha curato l'introduzione di Partenopeide, hanno supportato l'autore nella disquisizione del libro stesso che è stato anche un pretesto per parlare della lingua napoletana in un contradittorio -anche vivace- con gli attenti uditori presenti. Al termine della presentazione abbiamo posto alcune domande a Michele de Paulis.
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Gentile dr. de Paulis; cosa spinge un affermato medico a scrivere e soprattutto farlo in napoletano?
La ringrazio per il gentile attributo concessomi, ma sono un semplice specializzando dell’ultimo anno in Cardiologia. Da sempre ho diviso il mio tempo, alla stregua degli antichi Romani, in otium, ossia in tempo da dedicare alle lettere ed alla cura dello spirito, e negotium, tempo da destinare al lavoro ed alle attività pratiche. Sebbene con gli anni il secondo abbia occupato sempre più spazio nella mia vita, non ho mai smesso di ritagliare un piccolo momento nella mia settimana per le lettere e la filosofia. E, come spesso ho avuto modo di constatare, questo tipo di riposo intellettuale ha giovato sul mio lavoro e sulla mia capacità di confrontarmi con i pazienti. Questo libro, tuttavia, nasce da un’esigenza diversa: raccontare in modo differente la nostra terra e metterne in evidenza le meravigliose radici greche che ancora oggi influenzano il nostro modo di essere. La scelta del napoletano è stata dettata dalla necessità di dare sfumature alle battute dei personaggi che l’italiano non poteva dare.
Senza spoiler, per chi non ha letto ancora il suo libro, di cosa parla Partenopeide?
Partenopeide è una storia ambientata in una polis della Magna Grecia in un’epoca non meglio precisata. I protagonisti, Patroclo ed Aristogitone, incarnano rispettivamente i pregi ed i difetti dei napoletani di oggi e dei greci antichi. Sebbene siano profondamente differenti, questi due personaggi sono amici e, loro malgrado, vengono coinvolti dai Governanti della polis, i “Filosofi”, in alcuni intrighi che vedono come protagonisti personaggi come la
Sibilla cumana, le anime dell’Ade e, soprattutto, il dio Efesto e la consorte Afrodite, rea dell’ennesima scappatella…
Come detto Partenopeide è scritto in napoletano, ma scrivere in napoletano quant'è difficile?
La difficoltà dello scrivere in napoletano sta nel fatto che non esiste un’unica grammatica ed ortografia riconosciuta. Pertanto, onde evitare di scrivere in un modo incomprensibile e non riconosciuto dai linguisti, mi sono avvalso dell’aiuto del poeta Nazario Bruno, allievo del compianto linguista Carlo Iandolo. Infatti, nonostante il napoletano sia una lingua antica ed abbia una straordinaria tradizione letteraria, riconosciuta in tutto il mondo, nei secoli non ci si è mai messi d’accordo sulle regole dell’ortografia ed esistono alcune correnti linguistiche che vanno per la maggiore, come quella dello Iandolo. Per questo motivo, anche per un napoletano madrelingua come me è difficile scrivere in questa meravigliosa lingua. La fortuna mi ha fatto incontrare lo straordinario maestro Nazario Bruno.
Come abbiamo colto alla presentazione da Raffaello ci sarà un sequel a questo libro... è vero?
Il sequel è pronto ed è già stato rivisto. Tuttavia, oltre a mancare ancora le illustrazioni del grande Marco Salerno (che arricchiranno anche il secondo libro) voglio dare un po’ di tempo al pubblico per conoscere Patroclo ed Aristogitone e metabolizzarne la storia, la lingua ed il contesto in cui si muovono. Il progetto, più in generale, è quello di scrivere una serie di libri, commedie e romanzi, su questa Partenope immaginaria che rappresenta idealmente il luogo d’incontro tra noi Napoletani ed i nostri antenati Greci.
Quali sono le emozioni che ha provato nell'aver avuto il suo libro tra le mani e averlo visto sullo scaffale di una libreria... e si sente di ringraziare qualcuno?
Vedere il proprio libro stampato e pronto per essere letto è una sensazione indescrivibile. Per questo motivo un sentito ringraziamento va alla persona che ogni giorno mi sta vicino e mi ispira col suo amore, mia moglie Martina; a lei ho dedicato il libro. Debbo anche ringraziare i miei genitori e mio fratello, Leonardo, che mi hanno consentito di poter studiare e diventare medico ed al contempo hanno sempre appoggiato la mia vena creativa. Non posso non citare il già menzionato Nazario Bruno, curatore dell’opera e del suo adattamento in napoletano, Marco Salerno, autore delle meravigliose tavole che accompagnano il libro, ed il Prof. Roberto Cristiano, mio mentore di latino e greco al Liceo ed autore della splendida introduzione del libro. Ho ringraziato troppe persone? Ne manca una ancora, o meglio una squadra intera. Lasciatemi ringraziare il Dott. Lucignano, patron di LFA Publisher, e la sua straordinaria equipe che lavorando giorno e notte mi ha consentito di realizzare questo progetto.
Faith Marin
Uno scorcio della presentazione.
S'è svolta nella prestigiosa location di Villa Fondi de Sangro di Piano di Sorrento una nuova presentazione del libro di Claudio Tortora (patron del Premio Charlot) VITA D'ARTISTA colla prefazione di Valerio Caprara. Alla kermesse, organizzata dalla Libreria L'Indice col Patrocinio del Comune di Piano, ha partecipato, tra gli altri, Eugene Chaplin figlio dell'indimenticato Charlot a cui il Volume è dedicato.
Il Plurale di Poi è il libro d'esordio di Maurizio Petraglia, un libro che in soli due giorni dall'uscita, come un bel raggio di sole, ha squassato il grigio che ha volte attanaglia l'editoria italiana, facendo subito sold out.
Come detto un grandissimo interesse, infatti uno dei primi a ricevere il libro è stato, forse, il più grande cantautore della musica italiana: Claudio Baglioni, che s'è detto felicissimo di leggerlo, ma, come lui, tantissimi italiani si sono accaparrati l'Opera prima di Maurizio. Abbiamo avvicinato l'autore chiedendogli il perché di questo successo, forse inaspettato anche per lui ma sopratutto gli abbiamo chiesto per prima cosa il perché di quel titolo un po' particolare.
Il titolo è estrapolato da una conversazione contenuta nel libro. È una frase che mi piace e che contiene uno significato intrinseco a mio giudizio. Credo rappresenti la continuità nella sua condizione più semplice, e mi sembrava adatto al contenuto del mio romanzo.
Come detto prima questo è il suo libro d'esordio, in quanto tempo è stato scritto, elaborato, pensato... ?
La storia che racconto è vecchia di trent’anni e dato il carico di emozioni forti che mi ha provocato, ho dovuto attendere circa trent’anni per essere elaborata, ma la realizzazione in realtà meno di un anno.
Secondo lei, caro Maurizio, perché un lettore, tra le migliaia di proposte editoriali, dovrebbe comperare proprio il suo libro?
Credo lo si debba comprare perché è la realizzazione di un sogno e di una necessità emotiva soprattutto. Racconto una storia di dolore e di rivincita per certi versi e sperare che diventi una memoria, per la persona a cui ho dedicato il libro, mi rende felice.
Infine, forse domanda retorica, ma gliela faccio; intende ringraziare qualcuno che le ha dato una mano magari nell'elaborazione del libro?
Ringrazio innanzitutto la Lfa Publisher per la realizzazione di questo progetto e tutti quelli che hanno reso possibile questo sogno. La mia famiglia in primis che mi ha supportato e spronato affinché trovassi il coraggio di raccontare questa dolorosa storia.
... ed il sogno per Maurizio -forse- è appena iniziato.
Faith Marin
L'immenso Claudio Baglioni stringe tra le mani il libro d'esordio di Maurizio Petraglia -Edizioni LFA Publisher-.
Fare sold out in due giorni non è da tutti, Angelo Nairod e il suo; Quando i diversi siamo noi, invece, ce l'ha fatta. Libri praticamente esauriti in due giorni, come detto, e quindi già ristampa in atto, ragion per cui ciò ha fatto sì che è nata molta curoisità attorno al libro e all'autore che s'è firmato con un pseudonimo, per cui lo abbiamo intervistato... ecco cosa c'ha detto.
Gentile Angelo: Quando i diversi siamo noi, perché questo titolo e può spiegare in due parole qual è il messaggio del libro?
La diversità esiste solo laddove esiste l'ignoranza. La diversità esiste solamente dove si rinuncia all'empatia. È questo il messaggio profondo di questo libro che ci insegna che siamo tutti uguali e tutti legati allo stesso destino. Da qui il suo titolo, dove "Noi", indica Tutti Noi, Uomini del Mondo.
Sold out alla prima stampa in due giorni, beh un bel successo, no? Sono davvero molto contento! Ma siamo solo all'inizio e spero che questa sia solo la prima di molte ristampe (incrociamo le dita).
Sappiamo che Angelo Nairod è uno pseudonimo, ma possiamo svelare ai nostri lettori la sua identità oppure preferisce essere Elena Ferrante al maschile? Però il perché di Naiord ce lo deve dire... Preferisco non svelare il mio vero nome, anche se non ho mai nascosto chi sono e se qualcuno perdesse due minuti investigando in rete lo scoprirebbe senza problemi. Ho usato uno pseudonimo per separare le mie due carriere quella di artista/scrittore da quella di nutrizionista. Sono carriere diverse e mi è sembrato giusto creare un'altra identità. Per molti aspetti è come se vivessi due vite parallele, ma va bene così. Nairod letto al contrario è Dorian, chiaro riferimento a Dorian Gray :)
Cosa ha provato scrivendo questo libro e quale emozione ha provato vederlo pubblicato? È stata la cosa più terapeutica che abbia fatto! Ho pianto tanto scrivendo ogni singolo racconto e mi capita ancora adesso di avere gli occhi umidi, rileggendo alcuni dei racconti. Soprattutto "La Cartomante" e "Per tutta la vita". Ho scritto questi racconti dopo aver perso una persona a me molto cara e, non a caso, in molti racconti si affronta il tema dell'abbandono e della morte. Scrivere questo libro mi ha aiutato a metabolizzare la morte e a desiderare nuovamente di abbracciare la vita.
Sappiamo che ci sarà una prima presentazione alla Feltrinelli di Salerno, poi...? Insieme con il mio piccolo team che cura anche la mia carriera di artista stiamo progettando una promozione a 360 gradi. Ci piacerebbe molto presentare il libro e farlo arrivare al cuore della gente.
Domanda retorica ma alla fine delle mie interviste la faccio sempre: si sente di ringraziare qualcuno per questo sogno che s'è avverato e... progetti futuri ce ne sono già? Il mio agente Pasquale Auricchio che ha creduto in me sin dall'inizio. Voglio ringraziare anche la LFA perché ha la capacità di credere e investire nei nuovi talenti e, visti i tempi, direi che non è cosa da poco! Ho due progetti futuri: mettercela tutta per far arrivare questo libro a quante più persone possibile ed esporre le mie foto in Giappone :)
Faith Marin
La copertina del libro di Nairod, è uno scatto dell'autore.
Sì è svolta, nella bellissima chiesa del '700 dei Padri Passionisti presso S. Maria ai Monti a Napoli, la cerimonia di premiazione del prestigiosissimo Premio Letterario: "I Ponti dell'Arte", giunto alla quattordicesima edizione, ed organizzato dall'omonima associazione; "I Ponti dell'Arte" e dal Circolo Letterario Anastasiano. Ha condotto la serata il Prof. Gennaro Maria Guaccio (presidente dei Ponti dell'Arte) coadiuvato da Giuseppe Vetromile (presidente del circolo letterario Anastasiano), il tutto organizzato alla perfezione dalla dott.ssa Nicla Palladino. La LFA Publisher, presente con l'Editore Lello Lucignano e la signora Anna Maria Martines, ha avuto il piacere di premiare la signora Maria Marchese -vincitrice della sezione romanzi- pubblicando il romanzo stesso vincitore dal titolo: La Bambina Scartata con una tiratura inziale di 200 copie che Libro Co. di Firenze distribuirà su tutto il territorio nazionale, e oltre al volume vincitore della sezione romanzi la nostra CE ha anche pubblicato l'Antologia della kermesse che, ad opera dell'organizzazione, è stata distribuita al foltissimo pubblico presente nella strordinaria serata di premiazione. La LFA ha pubblicato le due Opere anche in formato ebook per il mercato mondiale. Oltre alla signora Marchese sono stati premiati gli altri vincitori delle varie sezioni e i menzionati speciali, tutti hanno ricevuto premi offerti sempre dall'organizzazione. Di seguito gli altri vincitori. Per la sezione fotografia, la vittoria è andata a Alberto Zuppardi (tra l'altro la foto vincitrice è stata usata per la copertina dell'Antologia dai noi pubblicata del Premio. Per la sezione silloge poetiche la vittoria è stata ad appannaggio di Rodolfo Vettorello che avrà la pubblicazione dell'Opera da parte del nostro collega Gallina Editore di Napoli. La branca Poesie in napoletano ha visto la vittoria di Raffaele Imparato mentre nella sezione Poesia la vittoria ha arriso a Stefano Peressini, infine per la sezione narrativa il vincitore è stato Enrico Crispino. Dobbiamo segnalare in conclusione un Premio molto particolare, quello di Raccontare il Patrimonio Culturale che ha vistro trionfare gli alunni dell'Istituto Nautico: Nino Bixio di Piano di Sorrento.
Insomma una bellissima cerimonia condita dalle declamazioni delle poesie lette dalla bravissima attrice Liliana Palermo e dalla impeccabile collaborazione di Nazario Napoli Bruno, coordinatore della sez. Napoletana. Alla fine, sotto al Portico della splendida chiesa, da un concerto dei fratelli Santoro e un ottimo buffet... per non farsi mancare proprio nulla.
Ci piace sottolineare che due autori LFA hanno avuto premi nella serata, come l'ingegnere Giuseppe Esposito da Salerno col secondo posto nella sezione romanzi e con Francesco Ambrosio, menzione di merito nelle sezione poesia, la LFA -infine- è stata felice di essere uno degli sponsor dell'evento e sarà lieta di ricandidarsi per il prossimo anno.
Faith Marin
"Cialtrone sarà lei!" di Pasquale Rinaldi è senza ombra di dubbio il libro più irriverente della LFA. Risate dall'inizio alla fine, senza soluzione di continuità, caratterizzano lo scorrere delle pagine del libro, che "bevi" come fosse una sete diabietica della quale non puoi farne proprio a meno, ridendo della quotidianità, un po' paradossale ed un po' imbranata, del "Cialtrone" protagonista involontario in una città del profondo sud. Ebbene 4 presentazioni in quattro posti per l'italico stivale con un unico comune denominatore; successo e vendite. S'è iniziato un mese dopo l'uscita colla Feltrinelli di Catania, città dove vive l'autore, chiaramente "Nemo" profeta in patria era lapalissiano che avesse avuto successo... e così fu. Poi l'asticella s'alzò un pochino e il "Cialtrone" venne presentato nella città della Casa Editrice; Napoli. Anche qui potremmo dire che giocava quasi in casa, da Iocisto al Vomero, ed anche qui lo stesso successo. Ma al "Cialtrone" non bastava, voleva conquistare col suo humor le due città più grandi d'Italia; prima Milano e poi Roma! E così è stato! A Milano identico successo, grazie alla organizzazione di Storiesenzatrama in collaborazione con l’associazione AVS Veronica Sacchi.
Poi -pochi giorni fa- il "Cialtrone" è approdato nel cuore della capitale a Campo de' Fiori, alla Libreria Farhenheit 451, dove supportato dalle ragazze di Tre caffé e un succodimirtilli (le stesse che hanno organizzato la presentazione a Napoli ndr), nello specifico; Laura Solimene, Rossella Biondi, Serena Filippi e Valeria Smedile hanno fatto sorridere ed interessare i tanti lettori che hanno affollato la libreria stessa.
Ebbene step by step il "Cilatrone" sta conquistando tutta Italia in modo trasversale, da sud a nord... perché in fondo ridere fa bene e, sopratutto, mette tutti d'accordo.
... e di sicuro non finisce qui!
Visita la pagina FB di Cialtrone sarà lei!
Faith Marin
Nella splendida location di Sicignano degli Alburni in provincia di Salerno, s'è svolta la 9a Edizione del Sicinius Music Festival, una kermesse non solo musicale ma anche, e sopratutto, culturale. Nella due giorni della manifestazione il libro che è stato scelto dagli organizzatori per essere presentato al pubblico è stato il nostro: " La bambina dagli occhi verdi" ultimo lavoro in ordine di tempo della scrittrice salernitana Antonia Napoli.
"L'incomparabile confusione di una vita sociale, in cui assistere imperturbabilmente, il continuo intrecciarsi di spirali di infelicità, di cattiveria ed inadeguatezza, sgretolando intere famiglie nel silenzio e nell’indifferenza generale."
Questo è l'incipit del libro che a un mese e mezzo dall'uscita sta riscuotendo grande interesse di pubblico e di critica confermando l'autrice come una delle migliori penne che il panorama salernitano possa annoverare in questo momento, la Napoli, infatti, riesce a coniugare con successo facilità di linguaggio alla complessità dei temi trattati. Insomma una conferma dopo il suo primo lavoro; Sulle Ali di un Sogno che ha lasciato in chi l'ha letto un senso di apprezzamento e di voler continuare a leggere quanto scrive e scriverà ancora la bravissima Antonia.
Articolo a cura della redazione.
Faith Marin
Che il giallo di Giovanni Staibano; La Madre sia un ottimo libro ce ne accorgemmo già in fase di valutazione quando decidemmo di pubblicarlo, ed eravamo sicuri, anche per la copertina d'impatto, che lo stesso avrebbe fatto strada nel panorama editoriale italiano e ciò grazie, sopratutto, alla caparbietà del suo autore, che oltre a pubblicizzarlo sul territorio (umbro ndr) ha messo in atto delle strategie che, condivise con la nostra CE, sta portando frutti davvero importanti. Il Premio Città di Sarzana è da sempre un punto di riferimento importantissimo nei concorsi letterari italiani ed il secondo posto de La Madre nella sezione narrativa è la conferma che questo libro sta facendo parlare di sé e continuerà a farlo anche nel prossimo futuro, infatti l'Autore ha organizzato giù a settembre tantissime presentazioni in cui -siamo certi- farà conoscere ancor di più questo bellissimo Volume che nel frattempo ha conquistato questo splendido riconoscimento. In basso una foto dell'Autore alla premiazione.
Quando arrivi in piazza Carlo III a Napoli ti basta un attimo per rimanere senza fiato, non c’è bisogno di alzare gli occhi tant’è imponente ed inquietante quello che
si staglia davanti, ma allo stesso modo tremendamente bello; Il Serraglio.
O’Surraglio oppure O’Reclusorio lo conoscono tutti nel capoluogo partenopeo ma negli ultimi decenni il Real Albergo dei Poveri o Palazzo Fuga (denominazione esatta dal nome dell’architetto che l’ha
concepito) è purtroppo in uno stato di semiabbandono ed è davvero mortificante ciò, per un edifico voluto da Carlo III di Borbone nel 1700 per dare rifugio ai senzatetto ed ai meno ambienti, ma ciò
nonostante resta uno degli edifici pubblici più grandi d’Europa con i suoi oltre 100.000 m² di superficie utile, ma come detto oggi versa in uno stato di degrado.
Solo l’abnegazione di volontari cerca di dare ancora vita a quello che comunque resta un pezzo della storia di Napoli, creando all’interno della parte agibile della immensa struttura attività ludiche
e sportive e in più s’è messo – per fortuna- anche il libro; Il Serraglio di Gennaro Rollo (LFA Publisher) a dar voce a chi ne ha poca.
Il Serraglio è un romanzo ambientato nell’immediato dopoguerra, quando, come hanno raccontano testimoni dell’epoca nell’incontro denominato Passi Dimenticati e tenutosi nel campo sportivo del
Serraglio, per sfamarsi mangiavano le bucce dei piselli o piuttosto delle fave, dove le famiglie che non avevano nulla “lasciavano” i propri figli proprio al Serraglio per non farli morire di stenti.
E nel romanzo di Rollo un ragazzino che è stato portato al Serraglio è convinto d’aver varcato le porte dell’inferno, dovendo affrontare e confrontarsi con realtà a volte crudeli, ma – senza svelare
il finale- riesce a trovare quantomeno una speranza nel domani.
Ebbene partendo proprio da questo punto nell’incontro voluto fortemente dall’associazione che opera ancora all’interno del “Reclusorio” si è tenuta una serata splendida nel ricordo di chi ha vissuto
il Serraglio stesso e, soprattutto, chi dal Serraglio ha trovato la sua strada per avere successo nella vita, come quello di un imprenditore che oggi fattura 51 milioni l’anno e che deve tutto a sua
nonna che proprio nel Serraglio s’è inventata un lavoro; quello di lavare le uniforme per i soldati americani e partendo da un po’ di sapone man mano ha aperto la prima lavanderia a
gettoni d’Europa che come detto poi man mano è diventata una vera e propria industria che da lavoro a oltre 1200 dipendenti.
Struggente, infine, la testimonianza dell’ultimo partigiano napoletano (92 anni) ancora vivente che ha raccontato delle 4 giornate di Napoli con chiaramente un aneddoto legato proprio al
Reclusorio.
Insomma laddove non giungono le istituzioni ci pensa la cultura e la parte bella della società civile affinché O’Surraglie possa dare ancora speranze in una città come Napoli dove, a prescindere dai
soliti stereotipi, v’è fermento ed interesse ma soprattutto la speranza non muore mai!
Articolo a cura di Faith Marin
Il romano Diego Protani e la sarda Viviana Vacca hanno vinto l'ottava EdIzione del Premio "Luigi Di Rosa" con la nostra pubblicazione: SULLE LABBRA DEL TEMPO AREA TRA MUSICA GESTI ED IMMAGINI. Il Volume è un saggio sugli anni '70, che partendo dallo storico gruppo fondato da Demetrio Stratos -appunto gli Area- ripercorre con oltre 80 interviste ad esponenti della musica, della politica, del costume quegli anni che in qualche modo hanno segnato un'epoca di cambiamenti sociali e politici. Il Volume porta la prefazione di Patrizio Fariselli e le foto interne e di copertina del fotografo che ha raccontato quegl'anni con la sua macchina fotografica lasciando immagini che resteranno per sempre nella memoria storica degli italiani; Tano D'Amico. La premiazione è avvenuta Venerdì 25 maggio 2018 a Sezze in provincia di Latina. Come detto il Premio "Luigi Di Rosa" è stato patrocinato dal Senato della Repubblica Italiana e dalla Università romana di Tor Vergata.
Nel Volume, come detto, ci sono circa 80 interviste tra le quali spiccano quelle a Steve Hackett dei Genesis oppure agli italiani Enrico Ruggeri o piuttosto a Luciano Regoli.
Ai due autori il riconoscimento della redazione tutta della LFA Publisher.
Sopra, un sorridente Diego Protani dopo aver ritirato il Premio.
Uno dei palazzi più belli di Napoli; Palazzo Fabbrocini in piazza dei Martiri nel salotto buono della città, ha fatto da scenario suggestivo, con le sue ampie sale settecentesche, alla presentazione LFA Publisher del libro dello stimato avvocato partenopeo Raffaele Chiacchio. Oltre la Vita è il primo romanzo -quasi epistolare- del professionista napoletano che ha voluto fortemente questa location che il banchiere Raffaele Fabbrocini gentilmente ha concesso. Un matinée, all'insegna del buon gusto e dell'eleganza, per presentare un libro bellissimo, una struggente storia d'amore d'altri tempi in uno scambio d'epistole tra i protagonisti che proietterà il lettore in un mondo immaginifico, quasi onirico, dove la fantasia -molto spesso- prenderà il posto della cruda realtà della seconda guerra mondiale.
Alla presentazione stessa è intervenuta il gotha del giornalismo partenopeo e non solo. A modererare il tutto Francesco Rasulo di Repubblica, e interventi apprezzatissimi di Alessandra Barone del TGR Campania, Paolo Barbuto de Il Mattino e del responsabile di RAI Vaticano Massimo Milone. Come dicevamo una location bellissima che ha fatto da corollario ad un evento potremmo dire anche mondano. Allo stesso è intervenuto l'Editore della LFA; Lello Lucignano con la consorte Anna Maria Martines -AD della stessa- e, infine, da sottolineare gli applausi scroscianti a fine presentazione del foltissimo pubblico invitato presente.
Faith Marin
Armando Grassitelli napoletano, si occupa di Amministrazioni Condominiali, Responsabile di Arci Servizio Civile Napoli e Co fondatore dell’Associazione Culturale “Guapanapoli” oltre ciò è un bravissimo scrittore con tre pubblicazioni già all'attivo. Le prime due in self publishing -la seconda il cui ricavato è andato completamente in beneficenza ndr- mentre la terza; La bambina dai capelli neri neri è la prima pubblicata con una vera e propria casa editrice, appunto la LFA Publisher.
La presentazione ufficiale è avvenuta domenica scorsa alla Libreria Iocisto, vero punto di riferimento per la LFA Publsiher a Napoli. Essa, nonostante una pioggia incessante che ha causato gioco forza qualche defezione, è stata un successo. L'Autore ha esposto agli astanti il suo libro che ha destato tantissimi commenti positivi, per cui al termine della kermesse lo abbiamo avvicinato e gli abbiamo posto alcune domande.
La bambina dai capelli neri neri... un titolo curioso, ci parla un po' di questa bambina?
La bambina dai capelli neri neri è un dichiarato omaggio a Schulz, il creatore dei Peanuts, e alla sua ragazzina dai capelli rossi, la bambina di cui non si vede mai il volto che rapisce il cuore di Charlie Brown. La bambina è un cucciolo di donna, così mi piace immaginarla, che desidera con tutte le sue forze librarsi in volo e liberarsi soprattutto dalle zavorre che vede nelle persone che circondano il suo mondo, le ho dato una connotazione fisica particolare, una massa di capelli lunghi e neri; ma ho volutamente lasciato indefiniti i contorni del viso e gli altri particolari, perchè mi piace l'idea che ciascun lettore, piccolo o grande che sia, leggendo la storia possa immaginare una "sua bambina". personalmente, poichè la prima stesura del libro risale al 2000, nella "mia" bambina dai capelli neri neri c'era un bel poco di colei che sarebbe diventata mia moglie, Marta.
Infine sempre retorica quanto basta nelle mie interviste, ma qual è il messaggio che dà il libro e quali sono i progetti futuri di Armando Grassitelli?
Salvatore Lanno, è un’artista poliedrico, laureato in Didattica della Musica e dello Strumento al Conservatorio di Musica Statale “Giuseppe Verdi” di Milano, riesce a coniugare con successo molteplici attività, su tutte la scrittura. Finalista e vincitore di moltissimi premi importanti, è lui stesso presidente ed organizzatore di uno dei premi letterari più importanti del panorama italiano; il Premio Peppino Impastato. Con la nostra CE ha pubblicato Il Leone Prepotente , nell'ottobre del 2017, una bellissima fiaba illustrata che ha un messaggio molto forte che porta avanti; la “guerra” al bullismo. Infatti, grazie a questo scritto, sta portando in giro per le scuole italiane un progetto molto importante ed ambizioso denominato: qui si reagisce!
A Salvatore Lanno abbiamo posto delle semplici domande per far conoscere meglio ai nostri lettori la mission che sta portando avanti.
Il Leone Prepotente è una favola che ha un messaggio molto forte: la lotta al bullismo. Ci parli un po’ del libro e perché ha scelto una favola per parlare di questo argomento così spinoso e attualissimo?
In Italia più della metà dei bambini/adolescenti tra gli 11 e i 17 anni hanno subito un episodio di bullismo nell’arco di un anno. Un ragazzo su 5 è vittima di atti di bullismo ripetuti e frequenti. Non possiamo fare finta di nulla! Ecco uno dei motivi perché ho scelto di affrontare questo tema
Sappiamo che sta facendo tappa in tantissime scuole italiane, le chiedo: cosa ne pensano i bambini del libro stesso e, chiaramente, del bullismo?
Esatto, le varie tappe che sto per fare mi stanno regalando degli spunti in più, ampliando la mia personale “definizione” di bullismo. Questo, grazie alle testimonianze dei bambini; la loro partecipazione, il mettersi in discussione davanti ai propri compagni è molto positivo. Parlare di questo fenomeno sociale ci aiuta ad essere consapevoli e con piccoli accorgimenti qualcosa può cambiare. Soprattutto, cercando di non avere paura di “denunciare”. I bambini reagiscono bene alle diverse proposte/domande che vengono sottoposte; certe volte riescono a capire particolari concetti e a porre delle domande “profonde”.
Le tavole del volume sono bellissime, spendiamo due parole per l'illustratore?
Riccardo Salafrica è riuscito a illustrare in maniera impeccabile la favola con uno stile che rispecchia uno stile grafico “reale”. Personaggi disegnati e colorati con cura e professionalità.
Ci dice le prossime tappe del suo, possiamo chiamarlo, tour per le scuole italiane?
Dopo le prime tappe nelle scuole del milanese, quella di Roma, Cinisi, Milazzo e Melito, tra qualche giorno andrò a Quarto, Milano, Talamone, Napoli, Calatafimi, Marsala e Palermo. Il nome del tour “Qui si reagisce o si perisce” prende spunto dalla frase della battaglia di Calatafimi “Qui si fa l’Italia o si muore”, e quindi toccherà le principali tappe della Spedizione dei Mille. Se Garibaldi, tappa dopo tappa riuscì ad ottenere l’unità d’Italia, “Il leone prepotente” proverà a mandare un messaggio cercando di “modificare” alcuni comportamenti negativi. L’ hashtag del tour è: #noalbullismo.
Infine, sarò banale, ma cosa si può ottenere da un libro, o meglio basta solo un libro per lanciare un messaggio o... ?
Penso che non basti solo un libro per lanciare un messaggio, ma serve anche “donarsi”, “spostarsi”, essere pronti dare e a ricevere. Un arricchimento culturale ma soprattutto umano!
Articolo di Faith Marin
Oggi conosciamo meglio Silvia Brindisi che, da oltre un anno, è sulla cresta dell’onda col suo Romanzo: Chi parla poco ha gli occhi che fanno rumore, viene spontaneo -quindi iniziare questa intervista chiedendo il perché di questo titolo, e qual è il messaggio dato dal libro?
Ho scelto un titolo molto semplice, vero e diretto dove ho voluto dare importanza alla comunicazione non verbale, tra cui come in questo caso, quella degli occhi ,che non sempre viene considerata dalle persone. I messaggi che ho voluto dare con il mio libro sono diversi , come non aver pregiudizi per chi vive situazioni difficili, essere più altruisti , empatici e sopratutto che non bisogna mai mollare e non aver paura di riprendere in mano la propria vita.
Ci sono ancora margini di speranza nella società attuale per gli ultimi, per i più deboli, per i quasi dimenticati, ovvero per -potremmo definirli- i “fantasmi metropolitani”?
Allora ho 37 anni vivo a Roma, amo la mia città ma ho origini meridionali di cui vado molto fiera. Sono ultima di tre figli, amo scrivere, leggere e viaggiare. Sono educatrice professionale di comunità, ho avuto diverse esperienze formative e lavorative in vari settori del sociale. Sono una persona molto solare, determinata , sempre schietta nel dire ciò che dico , vera socievole e lotto sempre per realizzare ciò in cui credo.
Non mi piace vivere di rimpianti e non sopporto le persone ipocrite e quelle che non fanno nulla per cambiare ciò che non va.
Come una donna con la sua quotidianità, fatta di lavoro, impegni vita, frenetica riesce a trovare il tempo per scrivere e -sopratutto- cosa provi nello scrivere?
Il tempo per fare ciò che mi piace , ovvero scrivere , lo trovo come posso, il mio motto è “ Volere è potere ” . Scrivere mi rilassa e mi carica molto perché mi permette di s condividere le mie emozioni con i lettori e per me non c'è cosa più bella.
Scrivo sempre la sera e mi lascio guidare da ciò che sento senza farmi molti programmi.
Come ogni intervista che si rispetta chiudiamo con la domanda più banale, ma che -secondo noi- racchiude l’essenza del personaggio, ovvero: quali sono i tuoi progetti futuri, scriverai ancora? Hai in programma altre presentazioni? Infine cosa ti ha dato -non solo come scrittrice- il successo di questo Romanzo d’esordio? Devi ringraziare qualcuno o solo la tua caparbietà e volontà?
Allora ho diversi progetti, tra cui finire il mio nuovo libro e non vedo l'ora , si mi piacerebbe organizzare qualche presentazione del mio libo .Inoltre in questi mesi farò alcuni firma copie in due librerie di Roma, e ci saranno altre novità anche in radio ed infine sarò al Comincon di Napoli. Sicuramente non mi fermo. Questa nuova esperienza mi ha permesso di capire meglio ciò che voglio e coltivare meglio la mia passione per la scrittura. Mi ha fatto piacere molto conoscere nuovi mondi tra cui quello della radio e delle interviste sia sui giornali cartacei che online.
Ho avuto molte soddisfazioni e ne sono felice anche perché mi ha permesso di scoprire meglio anche una parte di me In primis sono felice di aver seguito il mio istinto nell'inviare il mio scritto senza mollare , ma un enorme grazie lo devo al mio editore Lello Lucignano e alla casa editrice LFA PUBLISHER. Non smetterò mai di ringraziarli per la loro serietà e professionalità. Mi hanno dato la possibilità di realizzare il mio sogno pubblicando il mio libro, in modo del tutto gratuito seguendomi e non smettendo mai di credere in me e nei miei progetti.
Sono sempre più felice di far parte di questa bella famiglia
Articolo di Faith Marin
Antonella Tamburrino (Antonietta pseudonimo) è una giovane donna e -sopratutto- mamma che vive a Parete in provincia di Caserta. Ella ha una passione; la scrittura ed ha pubblicato con la LFA Publisher un libro bellissimo dal titolo: Un anno da trenta e lode, un volume che sta riscuotendo un successo notevole ed è approdata nei giorni scorsi in uno dei talk-show più seguiti dell'Italia meridionale, ossia Mattina 9 su Canale 9 di Napoli.
Abbiamo raggiunto l'Autrice ponendole alcune domande per conoscerla meglio.
Come nasce la passione per la scrittura in Antonietta:
La scrittura nasce con Antonietta Tamburrino, una cosa completa l'altra. Ho sempre amato scrivere, fin da piccola. Scrivevo temi, lettere ad amiche, inventavo storie ogni giorno ed è come se la scrittura riuscisse a tirar fuori i miei sentimenti, il mio modo di pensare, le mie paure, i miei sogni, la parte migliore di me... E da allora è una delle mie più grandi passioni, scrivo perché con le parole riesco a creare un mondo nuovo che mi piace condividere con gli altri.
Un Anno da trenta e lode, qual è il messaggio e ci parli un po' del libro?
Un anno da 30 e lode non è come può far intendere il titolo l'anno in cui i voti all'università sono il massimo ma è l'anno in cui una giovane ragazza di Napoli, Sofia, lotta per ottenere quel voto che vale la propria salvezza. La giovane infatti scopre di avere un cancro al seno e lotterà con tutte le sue forze per sconfiggere la malattia e costruire il suo domani. Dramma, speranza, amore, amicizia, un mix perfetto che rendono la storia emozionante in tutte le sue sfumature. Napoli da sfondo e quella forza di volontà che ti spinge a vedere mille colori anche tra pareti bianche di un ospedale. Bisogna sempre lottare per avere il proprio domani proprio come fa Sofia.
Il tuo libro sta avendo un grande riscontro mediatico; televisione, radio, giornali... ferma un'immagine che ti ha dato emozione?
L'immagine più bella della promozione del libro è sicuramente vedere gli occhi delle persone emozionate, i loro sorrisi e soprattutto i loro giudizi positivi dopo aver letto il romanzo. Per promuovere un romanzo bisogna prima di tutto parlare col cuore sia se lo si fa in tv, alla radio o durante una presentazione, bisogna saper emozionare, mettere se stessi nelle mani degli altri proprio come si mette se stessi tra le pagine di un libro. Sicuramente ricordo con gioia la mia prima presentazione al Palazzo ducale di Parete (Il mio paese). Ero mamma da solo due settimane ma sono riuscita ad organizzare tutto e a ricevere tanti complimenti per la storia e le emozioni date. Ricordo ancora l'intervista a Radio Marte e a Mattino9 ma sono solo all'inizio, come dice l'editore "step by step".
Domanda banale, i progetti di Antonietta scrittrice e Antonella mamma e moglie.
Antonietta scrittrice non si ferma, va avanti per la sua strada perché crede nella sua passione con tutta se stessa. Continuo a portare in giro il mio romanzo e nel cassetto ho già pronto anche il terzo che spiccherà in futuro il volo. Antonella mamma e moglie coinvolgerà nella sua passione il marito e la figlia perchè infondo loro sono la principale fonte di ispirazione.
Il tuo sogno nel cassetto l'hai realizzato, cosa puoi dire a chi s'imbatte nel mondo editoriale?
Chiunque abbia un sogno nel cassetto lo porti fuori e lo realizzi, il mio era quello di pubblicare un romanzo. Con il primo sono stata poco fortunata nella scelta di una casa editrice non solo a pagamento ma anche poco presente con gli scrittori. Per il secondo romanzo non potevo fare scelta migliore, la Lfa publisher non solo è totalmente free ma accompagna gli autori mano nella mano in questa nuova avventura proprio come fa un genitore col suo bambino. Felice a 360°.
Articolo di Faith Marin
Si è svolta presso il Liceo Don Giovanni Colletto di Corleone la presentazione del volume di Patrizia Gariffo; "Messi vicini per caso", hanno partecipato oltre
150 persone all'evento, tra cui gli alunni dello stesso liceo ed anche estranei alla scuola, oltre ad autorità del paese.
Durante il dibattito hanno parlato nell'ordine; il dirigente scolastico Natalia Scalisi, le professoresse Marcianti, Di Rosa, Rogato e c'è stato anche l'intervento da Ancona, via Skype, del professor
Di Benedetto. Ha moderato il tutto il professor Campo.
Come detto, vi erano oltre 150 persone all'evento a cui ha partecipato chiaramente l'autrice, alla fine del dibattito la stessa Patrizia Gariffo ha fatto leggere dalla sorella Concetta un intervento
mirato a ringraziare tutti i presenti, una frase ha destato l'attenzione degli stessi i quali hanno intuito il valore e spessore umano di Patrzia:
"Non è il destino a scegliere per noi ma siamo noi,
con impegno, fatica e sacrifici a decidere come
deve essere la nostra vita."
Alla fine un grande applauso dei presenti a salutare il libro della Gariffo ma sopratutto l'Autrice che s'é detta emozioanatissima e felicissima della presentazione stessa.
La redazione LFA Publsiher
Un parterre de roi per la presentazione al Palazzo di Città di Salerno del Volume
LFA Publisher: VITA D'ARTISTA scritto da Claudio Tortora sul grande Charlot.
Alla presentazione stessa oltre al Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli è intervenuto anche il figlio dell'immenso Artista; Eugene Chaplin (alla dx
dell'autore).
LFA Publisher
Metti una domenica mattina, calda e inusuale per novembre, un palazzo che è la storia di Napoli e tanta gente che attenta ed assorta ascolta la presentazione di un libro. Ma dietro l’affollata scrivania, non v’è Maurizio de Giovanni o piuttosto Erry De Luca, ma un giovane partenopeo, non uno scrittore di professione, ma un chimico. Lui è Gennaro Rollo, il libro è Il Serraglio… il luogo proprio O’ Surraglio. Il Serraglio nel Serraglio, così è stata definita la presentazione di questo bel romanzo. Il luogo dove è stato ambientato è, nello specifico, la palestra molto accogliente della Kodokan, gentilmente messa a disposizione dal signor Francesco Marmo, e che ha sede proprio all’interno dello storico edificio. A moderare la presentazione Francesco Grillo di Raito Libri che da tempo collabora con la Casa Editrice LFA Publisher che ha individuato proprio nel romanzo di Rollo uno dei libri di punta della stessa, un volume che passo dopo passo sta conquistando Napoli, come ama sottolineare l’editore della LFA Lello Lucignano che con la AD Anna Maria Martines hanno preso parte alla presentazione. Unica nota stonata la mancanza di un rappresentante del Comune di Napoli che, purtroppo, ha snobbato l’avvenimento che non era fine solo alla presentazione di un libro, ma aveva anche una valenza sociale, infatti da troppo tempo il maestoso edificio di Piazza Carlo III è abbandonato a se stesso. Tornando alla presentazione, oltre alla presenza, naturalmente, dell’Autore e del moderatore, vi erano: l’architetto dott.ssa Francesca Brancaccio, che nel suo mirato intervento ha spiegato al foltissimo pubblico (oltre 120 presenze), le note salienti sull’edificio stesso, che ricordiamo ai più si chiama Palazzo Fuga proprio dal nome di colui che l’ha concepito, inoltre era presente la prof.ssa Vittoria Milano che nel suo intervento ha parlato di Gennaro Rollo ed ha sottolineato il fatto di come Il Serraglio abbia vinto il Premio Nanà -giovani scrittori per l’Europa- in modo trasversale, infatti la giuria del suddetto Premio era composta soltanto da giovani di tutta Italia che hanno premiato questo lavoro che potrebbe sembrare confinato solo nella città di Napoli invece ha avuto appunto un riconoscimento nazionale. Ma la parte sicuramente più suggestiva è stata quando, sulla narrazione del bravissimo Prof. Francesco Vitto, si sono esibite le straordinarie attrici Antonella Centomani e Mariolina Lucchetti che hanno recitato passi dal romanzo facendo calare sui presenti il sofferto degli anni immediati al dopoguerra, quando il protagonista del romanzo stesso, Gaetano, fu rinchiuso nel Serraglio e come dice nella Quarta di copertina l’Autore: “Una volta la mamma gli aveva raccontato dell’Inferno. Gaetano ebbe la sensazione di averne appena varcato la porta.”
Noi in conclusione possiamo solo mettere tre puntini… perché molto spesso l’Infermo può trasformarsi n Paradiso.
Articolo redazione LFA
Prendi una sera di fine estate, raduni nello spazio antistante di una libreria che è ormai cult a Napoli; Iocisto, centocinquanta persone per la presentazione di un libro e... ! Detto così potrebbe sembrare quasi fantascenza per la prima di un Volume di un esordiente, ma non per IL SERRAGLIO di Gennaro Rollo -vincitore del Premio Nanà, giovani autori per l'Europa- un libro che sta conquistando non solo Napoli ma l'Italia intera. Il Serraglio è un edifico maestoso, gigantesco ma che, come tante bellezze architettoniche sparse per la nostra bellisima penisola, abbandonate a se stesse. Gennaro ha ambientato in questo luogo il suo romanzo, post seconda guerra mondiale, dove venivano rinchiusi i ragazzi meno abbienti. Gaetano, il piccolo protagonista della vicenda, viene spinto senza troppe maniere in quell'edificio, e lui si trovò catapultato in quello che poteva essere l'inferno, ma...
La serata è stata moderata da Anna Pia Calitri che ha traghettato il folto pubblico nell'immaginifico mondo del Serraglio... O' Surraglie, come viene identificato a Napoli, in quasi un'ora e mezza di presentazione assecondata dall'Autore che ha spiegato in tutte le sfaccettature anche il messaggio intrinseco de Il Serraglio... che non sceleremo qui ma che che scoprirete solo acquistando il Volume stesso. Ha aperto la splendida serata la padrona di casa, la dott.ssa Federica Flocco, noto volto televisivo, curatrice tra l'altro del Il Libro della Settimana su Napoli Canale 21.
Alla fine della kermesse gli spettatori hanno posto domande all'Autore che è stato lietissimo di dare altre spiegazioni e retroscena agli astanti, dopodiché lo stesso Autore ha firmato un numero notevole di copie che ha superato di gran lunga le copie messe a disposizione della LFA Publisher, che ha provveduto ad inviare a Iocisto altre copie per soddisfare le richieste dei lettori.
Alla serata stessa ha presenziato l'Editore della LFA: Lello Lucignano e l'amministratore della stessa la signora Anna Maria Martines.
Già il programma per questo libro nuove presentazioni e firma copie alla Mondadori di Roma di via Piave.
Guarda il reportage fotografico della serata.
Segui l'intervista completa rilasciata dall'Autore a Federica Flocco di Napoli Canale 21
Il giorno 9 giugno s’è svolta alla Riviera di Chiaia a Napoli una bellissima presentazione per la stampa in una location straordinaria! VITA D'ARTISTA di Claudio Tortora, è stato presentato con un parterre de roi, che ha visto la partecipazione del professor Luca Filipponi -Spoleto Art Festival to Napoli- ed il famoso critico cinematografico Valerio Caprara -che ha curato l'introduzione del Volume-, tutto moderato in maniera impeccabile da Francesco Grillo di Raito Libri. Claudio Tortora è direttore artistico del TEATRO DELLE ARTI di Salerno. Le presentazioni ufficiali del Volume avverranno dal 22 al 26 luglio nel corso del Premio Charlot -giunto alla XXIX edizione- di cui Tortora ne è il Patron e vedrà nella serata finale della manifestazione anche la presenza del figlio, Eugene, del mitico Charlie Chaplin a cui il libro è dedicato.
La nostra Autrice, Chiara Ricci, è stata intervistata ad Hollywood Party a Rai Radio Tre, assieme al cantante-attore napoletano Nino D'Angelo, ed ha parlato del suo ultimo libro -da noi editato-; Il cinema in penombra di Elvira Notari il quale narra, con foto e documenti d'epoca, della prima donna regista del cinema italiano. Un lavoro importante e minuzioso portato avanti dalla giovane e talentuosa scrittrice romana, la quale ha condensato in un bellissimo Volume le gesta di una vera e propria "pioniera" del cinema italiano dei primi del '900.
Chi vuole vedere l'intervista completa clicchi qui: https://videos/1436529239710299//www.facebook.com/mattina9canale9