Roberto Spandre è nato a Torino ed è laureato in geologia. È stato ricercatore all’Università̀ di Pisa e Addetto Scientifico del Ministero degli Affari Esteri, presso l'Ambasciata italiana in Brasilia, fino al 2014. Per oltre trent'anni ha lavorato in progetti internazionali, per conto di università, governi e Organizzazioni Internazionali, per i quali ha viaggiato e vissuto in molti paesi del mondo, in particolare nelle Americhe. Oltre alle numerose pubblicazioni scientifiche è autore di tre romanzi.

 

Questa vita itinerante lo ha portato a conoscere profondamente i luoghi in cui è vissuto per lungo tempo.

Per queste sue conoscenze, ha deciso di passare dalle pubblicazioni scientifiche a un genere del tutto diverso dai soliti schemi letterari, cioè una forma più accattivante di far “viaggiare” il lettore in Paesi forse a lui noti, ma in luoghi decisamente poco comuni, per fargli conoscere meglio i suoi abitanti e le loro tradizioni. Sono nati così questi suoi primi libri, un equilibrio tra il poliziesco e un diario di viaggio, dove l'indagine diventa allora il fil rouge che porterà il lettore a scoprire nuove e affascinanti realtà.

 

Nel 2016 pubblica il suo primo romanzo, "Tracce di Cenere", che ha come scenario l'isola di Cuba degli anni ‘90, durante il periodo "especial”. Nello stesso anno esce sul mercato il secondo libro, "Delitto alla Fiera", finalista al Premio letterario Città di Siena 2016, ambientato nel Messico centrale, verso la fine degli anni '70. Sempre nello stesso anno, ma nel mese di settembre, vede la luce "Il serpente tatuato", in cui il Brasile attuale fa da sfondo alle indagini di Sandro Acinas, il protagonista di tutti e tre i romanzi.

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