Assunta Sperino (Napoli, 1976), a quindici anni viene premiata a Triuggio al "Premio Giovani e Poesie". Pur componendo tutta la vita, solo nel 2018, quasi per gioco, spedisce alcuni versi ad una casa editrice. Risultato? Partecipa alle Collane "Ispirazioni" e "Colori" C. Ed. Pagine, ottiene un riconoscimento a merito al "Premio Internazionale Festa dei Popoli" e l'Accademia dei Bronzi le conferisce una targa al merito al "Premio Alda Merini" 2018 e 2019, è tra i finalisti di "Ali e Radici", la C. Ed. Aletti la inserisce nell' "Enciclopedia dei Poeti Italiani Contemporanei" nel 2020 e m, nello stesso anno, l'Accademia dei Bronzi in "Pagine di Arte e Poesia". Si classifica al secondo posto "Premio Decumani", riceve un Diploma d'onore al "Trofeo Penna d'autore" e vince la sezione in vernacolo del concorso "... e adesso raccontami il Natale", nell'ambito della XV edizione della "Festa del libro in Mediterraneo". Pubblica nel 2022 "Cio che resta", raccolta di pesia in vernacolo e in italiano che si classifica III al "Premio Cignus Aureus". Riceve un Plauso Speciale al "Premio Pino Daniele" ed è III a "Speciale Donna 2022”.

Nel 2023 vince il prestigioso Premio Cerino con "Pe 'na sera" e si classifica seconda al Premio Decumani con "Duorme", inoltre riceve inoltre una menzione d' onore al "Premio Sinfonie Dialettali" e si classifica II posto al "Premio Internazionale Città di Castrovillari". Infine, collabora con l’associazione “Poesie Metropolitane” con la quale si occupa di poesia per il sociale e con il primo circolo didattico Raffaele Arfè di Somma Vesuviana nell’ambito del progetto legato al concorso letterario “Gino Auriemma”.

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