Nata e cresciuta a Catania, Giulia Torrisi, mostra fin dall’infanzia uno spiccato senso di curiosità e una forte voglia di evasione verso luoghi sconosciuti e immaginari.

Entra nel mondo della lettura della scrittura ben prima di saper effettivamente leggere e scrivere, appassionandosi enormemente ai racconti per bambini di testi come l’Iliade e l’Odissea che sua madre legge per lei, e dettando a sua volta alla zia storie da lei inventate, spesso sugli animali che rappresentano un’altra grande passione per lei, e che vengono utilizzati come metafore per descrivere i sentimenti umani.

Grazie alla dedizione del suo bisnonno paterno, che trasmette a Giulia la forte convinzione che la lettura e la scrittura siano strumenti di inarrivabile libertà, inizia a leggere ancor prima di iniziare delle scuole primarie, e piano piano a creare a sua volta delle storie scritte.

Divora dapprima i libri di storia che le regala il bisnonno, poi i classici, le novità editoriali, saggi, opere teatrali, biografie, spinta da una curiosità irrefrenabile e da un’attrazione verso le parole e come vengono usate per costruire mondi a cui si affeziona e in cui si rifugia. Giulia infatti legge sempre e ovunque, in auto la sera alla luce dei lampioni lungo le vie mentre papà guida, al mare sotto il sole cocente della sua amata Sicilia mentre gli altri ragazzini giocano a beach-volley, in aereo e in barca senza avvertire fastidio, e al tempo stesso rimane sveglia la notte per scrivere, suscitando spesso la preoccupazione dei genitori e la perplessità della sorellina minore, con cui condivide la stanza, oltre che la vita.

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