Valeria Giacomello nasce a Milano nel 1960 da madre romagnola e padre friulano.
Ragioniera per caso, anarchica per vocazione, lettrice accanita per scelta, ha trascorso gli anni della prima gioventù girovagando in Italia e all’estero alla ricerca del mondo ideale. A 30 anni ha abbandonato l’idea, dopo avere -per altro- accumulato un bagaglio di esperienze in un ambiente cosmopolita, optando per un più tradizionale impiego presso una multinazionale farmaceutica. Dopo 15 anni, avendo ritenuto il ciclo esaurito, ha abbandonato il posto fisso e iniziato a lavorare come cronista presso testate locali fino a diventare giornalista free lance e a collaborare stabilmente con il quotidiano nazionale Il Giorno. Nel tempo libero fa volontariato, pratica Tai Chi e conduce un gruppo di scrittura creativa.
Vive a Pantigliate, una ridente cittadina del milanese, con due cani, due gatti, due cavalli e un marito.
Ha scoperto la fantascienza da adolescente grazie a Isaac Asimov e, in anni più recenti, il genere fantasy, innamorandosi perdutamente di Marion Zimmer Bradley.
Ha al suo attivo la pubblicazione del libro fantasy: “L’ultima fata di Taht”.