Giuseppe Mattiello è nato ad Acerra nel 1971, tra case basse, cortili di terra e mani che lavoravano dall’alba. Cresciuto in un mondo contadino, operaio, ha imparato presto che la vita non fa sconti, ma sa essere generosa con chi la guarda negli occhi. Da anni fa l’ottico: un mestiere che non si limita a misurare la vista, ma a capire gli sguardi. Nel suo negozio chiunque è il benvenuto; operai, impiegati, mamme, anziani, ragazzi inquieti e ognuno con un peso da raccontare e una storia da mettere da qualche parte. Lui ascolta. Perché ascoltare, quando sai farlo, è già un modo di volere bene.
È da quel banco, tra lenti e giornate storte, che Giuseppe ha imparato la psicologia delle persone semplici, quella che non si studia nei libri ma si impara dalla vita. E proprio da quell’umanità quotidiana, dalle voci e dai volti che passano in negozio nascono alcuni dei personaggi che abitano questo romanzo. Il rumore dei giorni è il suo esordio: un romanzo che porta dentro il passo e il cuore della gente che l’ha cresciuto.