Gli Squallor sono stati, durante gli anni '80 - '90, un fenomeno non solo musicale, ma potremmo dire sociale.
Quattro grandi parolieri e musicisti si sono uniti in una band che definirla goliardica è poco, insomma un gruppo che faceva dell'ironia, unita anche a qualche parolaccia, il loro incipit.
Il Leggilibro della TGR RAI a cura di Claudio Ciccarone ha recensito il volume dal titolo: Quando l'Italia si Arrapaho con gli Squallor, scritto da Diego Protani, con la introduzione di Jacquelin Savio (moglie di Toto Savio fondatore gruppo ndr) e postfazione di Ernesto Bassignano, titolo stesso che ha preso spunto dall'omonimo film Arrapaho di Ciro Ippolito, che vide protagonisti gli stessi Squallor.
UN SUCCESSO STREPITOSO ALLA LIBRERIA GIUNTI DI CASERTA. IL POTERE AI BAMBINI:
"C'É: ANCORA SPERANZA PER L'UMANITÀ"
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Patrizia D'amico, giovane insegnante di Caserta, e la sua fiaba dal titolo: AMICI PER LE STELLE, ha letteralmente infiammato la prestigiosa Libreria Giunti al Punto di Caserta, una delle librerie più importanti del capoluogo di Terra di Lavoro, con una coinvolgente presentazione.
Un successo -come detto- straordinario, un pubblico non solo di bambini, che ha letteralmente riempito la libreria, ma, soprattutto, di bimbi protagonisti della serata, con moderatori e relatori tutti rigorosamente under 12.
"Sono frastornata... ma felicissima" ha dichiarato l'autrice a caldo. Un vero e proprio "esperimento" quello di dare voce ai bambini, nel moderare e condurre la serata, per una volta i ruoli si sono invertiti, l'educatrice che diventa alunna... una cosa -crediamo- stupefacente.
Come diceva il grande Luciano De Crescenzo (in quel caso parlando di Napoli e noi la eleviamo ai bambini ndr) "c'è ancora speranza per l'umanità".
Infine, un plauso agli organizzatori che hanno davvero fatto qualcosa di meraviglioso e chiaramente non finisce qui... anzi siamo solo all'inizio di questo fantasmagorico percorso.
Dei momenti della bellissima presentazione della D'amico.
Il rotocalco Mattina Live, di Napoli Canale 8, ha avuto ospite il nostro autore Antonio Trillicoso, giornalista, insegnante e scrittore, che ha parlato di scuola attraverso un libro che ha riscosso un grande consenso di pubblico, critica anche dagli addetti ai lavori, dal titolo: “La scuola fa più paura della giustizia”, clicca qui per guardare il podcast.
Bellissimo vedere i nostri tomi in giro per il mondo e conseguentemente essere ospiti di testate giornalistiche straniere... ma vedere una intervista alla nostra Maria Mollo su un quotidiano in lingua araba, be', crediamo sia straordinario!!!
ECCO LA TRADUZIONE INTEGRALE DELL'INTERVISTA ALLA NOSTRA AUTRICE:
DOMANDA 1/Per prima cosa vorremmo conoscere la realtà del racconto in Italia. Chi sono oggi i pionieri di questo genere letterario?
RISPOSTA: La lingua italiana è una lingua neolatina. È la lingua di piacere, del cuore, dell’amore e della passione, capace di un linguaggio che dona felicità; a detta di tutti, è considerata la lingua più romantica in assoluto. Deve la sua paternità al Sommo poeta Dante Alighieri, a Giovanni Boccaccio e Francesco Petrarca che, dal punto di vista storico, hanno dato la base dell’italiano moderno, la lingua del volgo. Anticamente, la lingua latina, presentava due forme: una forma letteraria o scritta (latino letterario), usato dalle persone colte e di condizione sociale elevata. La forma parlata era usata dal popolo (il volgo) e dalle persone meno colte. Oggi l’Italia vanta scrittori e poeti di vario genere ma accumunati da un filo unico: la letteratura. Dietro un libro c’è un lavoro inimmaginabile! Ci sono sacrifici, oltre all’amore e alla passione, bisogna averne cura. I libri parlano, raccontano, fanno sognare. Scrivere un libro è dare concretezza ai sogni, liberarli foglio dopo foglio. Il compito dello scrittore è quello di arrivare al cuore del lettore. I sentimenti sono comuni a tutti; lo scopo è far “captare” ciò che si vuole trasmettere. Scrivere un libro è una forma d’arte come la scultura, la pittura e, le opere d’arte, appartengono all’eternità.
DOMANDA 2/Scrivi racconti in un modo meraviglioso, il che ci ha fatto chiedere del tuo ingresso nelle gare letterarie Com'è stato il risultato?
RISPOSTA: Scrivo libri di narrativa, di fiabe con versione in inglese e spagnolo e illustrazioni a mano libera, testi teatrali, poesie. La mia partecipazione ai premi letterari nazionali e internazionali ha visto più volte le mie opere premiate. Questo mi permette di allargare gli orizzonti con la nascita di nuove conoscenze, nuove amicizie, alcune di esse durevoli nel tempo. È un arricchente per il mio quotidiano, per la mia vita l’incontro con anime affini. Il risultato è, senza dubbio, per i motivi elencati, molto soddisfacente.
DOMANDA 3/ Si è detto della tua penna che scrive la verità, e questo, è nell'ultimo libro. Raccontaci di questo risultato e del suo rapporto con la verità!
RISPOSTA: La mia narrativa è sempre improntata sulla verità. A volte, questa verità è nascosta per pudore o per mancanza di stimoli, per sfiducia o poco amore per se stessi. Cerco di portarla a galla, di farla conoscere questa verità, soprattutto ai giovani che si affacciano al futuro. La narrazione dev’essere di insegnamento, senza barriere o tabù, pregiudizi. Non va oscurata. Mai, neanche quando è scomoda. “Il bene che ti ho dato”, edito da LFA Publisher, è un romanzo che racconta una storia vera. Racconta la violenza di genere e la speranza che ci si può salvare, ci si può riprendere il futuro che spetta di diritto. Nessun uomo può arrogarsi il diritto di distruggere una donna. Uomo e donna nel rispetto reciproco. Se il Femminile è la terra che accoglie, il Maschile è il seme che feconda la terra. Solo insieme, avviene la fecondazione. Il Femminile è la capacità di contenere, comprendere, accogliere; il Maschile ci consente di agire, di andare nel mondo, di dare una direzione. Il processo Creativo avviene nel reciproco incontro. Un Femminile sano regala fiducia nelle intuizioni, ben si accorda ai ritmi della natura e permette di capire quando una situazione va lasciata andare. Un Maschile sano ha la capacità di scegliere un obiettivo e capire quali passi intraprendere per raggiungerlo. Quando si incontrano, danno origine al “matrimonio interiore”. Pensiamo a un artista che stia creando la sua personale opera d’arte. Per farlo, avrà bisogno del suo Femminile (che è innato) per ascoltare e ricevere intuizioni, visioni, immagini. Femminile e Maschile insieme in quanto senza l’energia femminile, l’opera risulterebbe essere solo tecnica artistica ma, senza l’energia maschile, le visioni dell’artista rimarrebbero solo idee. Ecco, rispetto e amore reciproco, accettarsi nella diversità che dev’essere un punto di forza per la completezza di entrambi. Comprendersi, guardare nella stessa direzione, conservando la propria personalità. Il mio romanzo racconta una visione distorta dell’amore, un amore malato che, inevitabilmente, porta a vie senza ritorno. “La mancanza di stimoli affettivi durante l’infanzia provoca un arresto dello sviluppo emotivo. Il bambino ha bisogno di ricevere carezze, parole affettuose, cure e attenzioni. Tutto ciò non si era verificato nella vita di Walter e, la carenza affettiva, era d’ostacolo al naturale sviluppo psicologico. Incapace di provare emozioni, impermeabile a battiti accelerati di un cuore innamorato, sopraffatto dall’idea di aver trovato in Maria un amore ideale. Ma si trattava del proprio riflesso, di una versione idealizzata di se stesso. L’incapacità di vedere realmente gli altri, con le proprie credenze e valori, scatena un conflitto che lo porta a denigrare la partner, a svalutarla, fino a una violenza fisica e verbale per illudersi della propria superiorità. Non è facile liberarsi dalla trappola della violenza e Maria non fa eccezione. Vittima di quella forma di violenza che, in silenzio, si inserisce all’interno di una relazione, quella violenza paralizzante, la causa di mancanza di ribellione. Ed è proprio la violenza psicologica che crea il seme della violenza fisica, fino ad arrivare al culmine dell’umana sopportazione. Maria vive uno stato di tensione e insicurezza, di sottomissione. Le parole di Walter non sono mai solo parole e sono accompagnate da urla e percosse, sputi. Ma, con fatica e determinazione riuscirà, anche per amore dei figli, a riprendersi il suo spazio nel mondo”. Sono una donna Un manto leggero che copre e protegge, difende e sorregge. Una rosa scarlatta, un mandorlo in fiore, un battito d’ali posato su un fiore. Un vento impetuoso, che passa e travolge e tutto trascina ma senza rovina. Un filo d’erba nascosto nel prato, sottile, indifeso… ci si nasconde il Creato!
DOMANDA 4/ I luoghi nell’opera letteraria sono al centro dell’argomento generale a causa del legame dei personaggi con la memoria e le emozioni Quali sono i luoghi promozionali che hai scelto?
RISPOSTA: I luoghi rappresentati nel romanzo, sono gli stessi dove vive o ha vissuto Maria, la protagonista: la Calabria, quella punta dello stivale immersa tra i mari, cullata dal vento che dà voce alle foglie, dalle cime imbiancate e da colline verdeggianti di ulivi e vigneti. Inebriata dal profumo del bergamotto, una pianta che appartiene alla regione, e, grazie alla presenza di luce e di sole, può raggiungere fino a quattro metri d’altezza. La storia, più precisamente, si svolge nella storica città di Cosenza. Uno dei miti sulla sua fondazione, vuole che il figlio di Ercole e di una ninfa acquatica, Brettio, dopo un giro in Europa, giunse alla confluenza dei fiumi Crati e Busento e si innamorò del luogo, fondando la città che inizialmente chiamò Brettia. Ma, le origini della città, vengono fatte risalire all’VIII secolo a.C., quando sul suo territorio sorgeva il villaggio italico Kos. Cosenza, uno dei comuni più antichi della Calabria. È anche denominata l’Atene della Calabria per il suo passato culturale; l’Accademia Cosentina è una delle primissime fondate in Italia. Come Roma, è circondata da sette colli che sembrano abbracciare e proteggere la città.
DOMANDA 5/ Qual è il segreto della passione ardente nel romanzo italiano?
RISPOSTA: La passione ardente altro non è che la luce, il calore, la fiamma che alberga nel poeta e nello scrittore che hanno ricevuto un dono, un talento dai primi vagiti. Oggi, purtroppo, si assiste a un fenomeno di “scrittura di massa”, senza guardare alla qualità dell’opera, alla sua unicità. Sul mercato non è difficile trovare “pezzi” tutti uguali, senz’anima e, non di rado, con punteggiatura scarsa ed errori ortografici. È un mortificare la lingua italiana. DOMANDA 6/La comunità letteraria italiana è interessata al libro e ne tiene un forum. Lo spazio commerciale è utile per il marketing del libro?
RISPOSTA: Lo spazio marketing è utile in quanto dona visibilità; è un mezzo per far conoscere la propria opera in tutto il mondo. Utile è la presentazione del libro in quanto è l’opportunità di far conoscere l’opera e parlare del percorso intrapreso a partire dall’idea alla stesura, delle emozioni. Nella presentazione c’è un contatto diretto con il pubblico. C’è sintonia tra quest’ultimo e l’autore dell’opera. La vicinanza fisica accorcia le distanze, crea empatia tra autore e lettore.
DOMANDA 7/ Hai mai fatto ricorso ad Amazon? RISPOSTA: Amazon è uno dei mezzi utilizzato per la distribuzione dei miei libri. DOMANDA 8/Quali sono le tue ambizioni riguardo all'apertura di ponti culturali in tutto il mondo? Sai qualcosa del romanzo algerino? RISPOSTA: Credo sia importante uno scambio culturale tra popoli, un’apertura verso mondi differenti dai nostri ma, non per questo, meno significativi. La cultura non ha colore di pelle, non ha politica, sesso. È un abbraccio tra popoli, una fratellanza, nel rispetto reciproco. L’Algeria non è da meno: ha prodotto scrittori di grande spessore culturale e umano. Ne è un esempio la scrittura di Henri Kréa che riflette i due mondi in cui abitava: figlio di padre francese e madre algerina. O, ancora, ‘Abd al-Hamid Benhadugah, padre della letteratura moderna araba in Algeria. Non da ultima, Assia Djebar che, attraverso la scrittura, è la voce delle donne costrette al silenzio.
Proseguono le presenze di autori LFA nel prestigioso programma mattutino di Canale 8 ovvero "Mattina Live". Ieri è stata ospite Daniela Merola col suo I GIORNI DEL COBRA, tomo vincitore di tantissimi Premi, tra cui il prestigioso Casa Sanremo Writer 2024 colla presidenza del grande Maurizio de Giovanni.
La nostra Daniela Merola (a sinistra) negli studi di Canale 8
Ferdinando Quaranta e il suo SLEEP GATE sono stati i protagonisti di una nuova puntata di Mattina Live a Canale 8. Il talentuoso autore vomerese ha presentato il suo esordio letterario, da noi pubblicato, nel matinèe dell'emittente partenopea parlando del volume e non solo... insomma una puntata che dovete assolutamente vedere cliccando qui in quanto, aprendo le porte del suo romanzo, si spalanca innanzi al lettore un mondo che si deve -gioco forza- esplorare.
"MARAT Un sogno nel Turkestan", scritto dal nostro editore Lello Lucignano, è stato ospite de Il Leggilibro, a cura di Claudio Ciccarone, su Rainews.
Il ibro narra la storica di un adolescente, appunto Marat, che vive in un remoto angolo del mondo, il Turkmenistan, Paese semisconosciuto ma dalla Storia millenaria, situato sull'Antica Via Della Seta, ma inglobato -poi- nell'anonimato della Unione Sovietica, ebbene il "sogno " del ragazzino è narrato proprio in un momento storico per quelle regioni, ovvero all'indomani della dissoluzione dell'Unione Sovietica, quando tutti i nodi del passato sovietico stesso vengono al pettine, come corruzione, disastri ambientali e sociali. Questo libro è un romanzo che sfocia nella Storia e nella Cultura di regioni che nel medioevo sono state -appunto- crocevia sulla famosa rotta della Via Della Seta, incrocio, altresì, di città bellissime come Samarcanda e Khiva che fanno da sfondo naturale alle avventure del sogno di Marat.
Clicca qui per vedere il podcast completo della puntata
I GIORNI DEL COBRA, il giallo mozzafiato nato dalla penna della giornalista e scrittrice napoletana Daniela Merola, è stato ospitato nella rubrica di Claudio Ciccarone, Il Leggilibro, della testata giornalista della TGR Rai su Rainews.
Il tomo di Daniela è uno dei titoli LFA che ha raccolto più Premi Nazionali, su tutti la vittoria a Casa Sanremo Writers 2024 che ha avuto come Presidente di Giuria il famoso scrittore partenopeo Maurizio de Giovanni.
Come dicevamo un giallo mozzafiato dal fianle... be' lo scoprirete leggendo il tomo, intanto clicca qui per vedere il podcast del servizio della RAI.