Angela Cocciolla è dottore in filosofia e pedagogista clinico, innamorata dell’arte, dei libri e della poesia.

Poetessa di “Poesie Metropolitane”, un’ Associazione nata a Napoli e diffusasi in tutta Italia, con la quale condivide l’impegno a diffondere la bellezza, la poesia, la cura per l’ambiente che ci circonda. Fa parte -altresì- del Movimento denominato ARTE CHE CURA, collegato all’Accademia Imago (Scuola di Psicoterapia con lo psicodramma analitico e Scuola di Arteterapia); in particolare, insegna arteterapia narrativa agli allievi della Scuola di arteterapia, dove la scrittura diventa strumento valido e proficuo nella pratica clinica e professionale. Fondamento della Scuola, infatti, è che l’arte e la bellezza possano contribuire fecondamente al benessere interiore.

Figlia di insegnanti, nata in una grande casa piena di libri, ha cominciato a leggere e a scrivere molto precocemente; a cinque anni inventava fiabe e scriveva le sue prime poesie.

Già in quel tempo lontano, si convinsi che la poesia poteva essere una medicina per prendersi cura dell’anima, per nutrirla, per darle forza e vigore. Infatti, un giorno, una donna con gli occhi tristi, la sorella del suo medico di famiglia, le chiese di scriverle una poesia. Angela gliene scrisse una ogni giorno e un giorno la donna le disse: “Le tue poesie mi hanno guarita”.

La narrazione e la scrittura rappresentano tuttora un importante filo conduttore nel suo impegno lavorativo, infatti è impegnata a Scuola in progetti per il benessere psicologico, conduce gruppi per genitori e per la nascita attiva, promuove percorsi pedagogico-clinici per adolescenti, adulti, gruppi; sempre, in ognuno di questi contesti, la scrittura rappresenta un importante tassello per potenziare la conoscenza di sé stessi e per attivare le proprie risorse.

Da ragazza, ha letto e studiato i classici con amore e con passione, ritrovandovi le radici delle parole e delle storie; s'è diplomata al Liceo classico, ed è stata una scelta che rifarebbe un altro milione di volte.

Da sempre, le appartiene la curiosità, la meraviglia, il bisogno di andare oltre ogni apparenza e ogni luogo comune, il bisogno di porsi interrogativi e domande, travalicando spesso ciò che sembra ovvio e scontato.

S'è laureata in filosofia e, successivamente, s'è specializzata in: tecniche psicologiche a mediazione creativa; pedagogia clinica; counceling sistemico relazionale; educazione al parto attivo.

In ambito lavorativo, è stata membro GPA (Gruppo integrato Comune, ASL, Scuola, volontariato, per il benessere degli adolescenti); ed è stata giudice onorario presso il Tribunale dei Minori di Napoli, dove ha seguito i ragazzi in percorsi di riabilitazione sociale; ha lavorato nell’ambito delle dipendenze patologiche, per la prevenzione, presso i dedicati Servizi territoriali.

Da ragazza, per molti anni, ha fatto parte di un gruppo di scrittori e poeti, che, a Napoli, la città dove vive, si incontravano al Caffè Gambrinus, per leggere e condividere poesie e per confrontarsi su stili e contenuti. Le sue poesie venivano lette all’Università e anche recitate e rappresentate a Teatro, sia a Napoli che in altre città. Ha pubblicato la silloge “Il fiore nudo” con la casa editrice Il Delfino, raccogliendo poesie che andavano dagli anni del liceo ai primi anni di lavoro. Il libro riscosse un piccolo temporaneo successo; fu adottato anche in un paio di Scuole… poi più nulla.

Ha sempre continuato -però- a scrivere, soprattutto racconti e poesie, senza più pensare di pubblicare, impegnata piuttosto a diffondere l’amore per la lettura e per la scrittura, come una passione e un dono da condividere, come un lievito da tramandare con cura, come una semina che salverà dalla carestia. Ma ora è giunto il suo tempo: tempo di pubblicare, perché anche la sua lettera al mondo venga spedita.

Ha pubblicato ultimamente alcuni saggi per ARTE CHE CURA; ha vinto alcuni contest per Poesie Metropolitane; ed è stata premiata per poesie inedite nel Concorso letterario Emily Dickinson (edizione 2022; edizione 2023); è stata premiata, poi, al concorso internazionale di poesia"La bellezza rimane” (giugno 2023).

Non è più una ragazza, né una giovane donna, ma forse è una giovane vecchietta, ma oggi, ancora più di ieri, crede nei suoi sogni, nei suoi progetti, nel suo impegno.

Non ama essere “nella vetrina”, ma ha deciso di mettermi in gioco, perché le sue poesie e la sua scrittura possano dialogare con chi ama le pagine dei libri e con chi crede nel loro immenso potere di riscoprirci UMANI.

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