Barbara Pasqualini è nata a Roma nel 1980, ma vive a Viterbo, città alla quale è legatissima, dall’età di un anno.
Dopo il diploma di maturità classica, ha impresso una diversa impronta al suo corso di studi, laureandosi in Scienze Biologiche e conseguendo poi un Dottorato in
Genetica e Biologia Cellulare.
Allontanatasi, suo malgrado, dal mondo agognato della ricerca scientifica, si è riavvicinata alla letteratura, suo atavico e immenso amore.
L’idea di trasformare una passione in qualcosa di condivisibile con gli altri è nata, però, in seguito ad un grandissimo dolore personale, la perdita di suo padre.
Scrivere e tradurre stati d’animo in parole le ha consentito di investire le proprie energie, anziché in un cupo dolore, in un messaggio di speranza nella vita e nell’amore.
Questo è il suo terzo romanzo, che segue l'opera d'esordio, “All'alba, una pioggia di stelle”, e “Ludovico&Caterina:
preludio d’estate”, ed è dedicato, come già i precedenti, al padre, in primis, alla madre, che l’ha incoraggiata, assistita e coadiuvata, e a tutti coloro che hanno sofferto e che, come
lei, sanno carpire i sentimenti autentici insiti nel meraviglioso mondo della narrativa, trovando o riscoprendo così un po’ di serenità.